Anche quest’anno la comunità della Parrocchia SS. Addolorata guidata dal Viceparroco Don Daniele Paradiso vive il mese mariano incontrandosi ogni sera per la recita del Santo Rosario davanti alla grotta della Madonna nel giardino della parrocchia. Ogni mercoledì il rosario è itinerante, ovvero viene recitato in un luogo diverso del Rione Libertà. Nella serata di mercoledi sera l’appuntamento si è svolto alla Spina Verde ed è denominato “Abitare la città”.
“Perché abbiamo deciso di dire il rosario nella spina verde? non si poteva dire comodamente in chiesa o nel giardino adiacente come facciamo di solito? il motivo per cui siamo usciti dalle nostre mura consiste nel voler abitare tutti gli spazi della Parrocchia, i quali non si limitano alle 4 mura della chiesa o delle aule del catechismo ma essa si estende in tutte le strade e gli spazi comuni e la spina verde è uno di essi…Gesù ha annunciato il Vangelo”, si legge nella nota stampa a firma dei giovani della parrocchia”, “soprattutto nei crocicchi delle strade, nei luoghi comuni, all’aperto ed è lì che le folle si radunavano maggiormente per “ascoltare la Buona Novella” del Vangelo…abbiamo deciso inoltre di farlo in questo luogo abbandonato da tutti, sporcato da tutti, disprezzato, proprio com’era la grotta di Massabielle quando la Madonna di Lourdes apparve alla piccola Bernadette, essa veniva chiamata “la grotta dei maiali” proprio per indicare il suo degrado avanzato..abbiamo voluto portare la Madonna in questo luogo ed abbiamo pregato il rosario affinché essa possa donare luce e speranza in questi ambienti dimenticati da tutti ma non da Dio e dai suoi figli che siamo noi…attraverso la recita del rosario vogliamo ancora una volta impegnarci in prima persona affinché tutti gli spazi della Parrocchia possano essere abitati dalla Sua infinita grazia, l’unica capace di rendere migliori questi luoghi, l’unica capace di portare all’uomo sofferente e scoraggiato, consolazione e forza…ed è per questo motivo che abbiamo deciso di uscire, come ci ricorda sempre anche il nostro amato Papa Francesco, e di essere protagonisti della nostra bella storia…”
