E’ iniziato il conto alla rovescia per quanto riguarda la successione, seppure ad interim, della segreteria generale di Palazzo Mosti.
Carmina Cotugno ha ufficialmente chiesto l’aspettativa per ragioni di carattere strettamente personale. Una lunghissima assenza che impone la scelta di un vicario che abbia comprovata esperienza nella direzione della burocrazia di Palazzo, vessata da critiche e polemiche in misura considerevole, specie nell’ultimo periodo. Una figura come quella di Andrea Lanzalone, potente dirigente del settore Finanze, che dopo le traversie personali e il burrascoso rapporto con le passate amministrazioni non solo è rientrato nel pieno delle sue funzioni ma ora è il principale candidato a ricoprire quella carica. Per certi versi è già effettivamente operativo ma si attende il via libera del sindaco che, va detto, non ha mai avuto rapporti particolarmente idilliaci con la dottoressa Cotugno. Più d’una, infatti, la critica del Primo Cittadino nei confronti del modus operandi della burocrazia di Palazzo, dalla faccenda legata allo staff a quella ormai sopita dei mancati pagamenti dei tributi da parte di taluni consiglieri, tanto per citare le circostanze più eclatanti. Ora si apre la stagione interinale che molto probabilmente culminerà con la scelta di un nuovo segretario generale, forse anche prima della scadenza dei 240 giorni durante i quali la dottoressa Cotugno non sarà alla sua scrivania a Palazzo Mosti.