Erano circa una trentina di beneventani che hanno pedalato lungo Corso Garibaldi partendo da Piazza Orsini e arrivando a Piazza Castello nel pomeriggio di domenica: nessun bambino è stato investito, non c’è stato nessun incidente, nessuno si è lamentato, i vigili urbani non hanno multato nessuno. In un tratto particolarmente affollato, gli oltre 30 ciclisti sono scesi dalla bici, come sancito dal codice della strada (articolo 182 comma 4), poi sono risaliti in sella e hanno raggiunto la Prefettura, dove hanno sostato a lungo. In settimana i ciclisti beneventani presenteranno anche al Prefetto le oltre 1000 firme raccolte nei mesi scorsi e già presentate un mese fa a Sindaco, Comandante dei Vigili, Assessore alla Mobilità e Presidente della Commissione Mobilità. Nella petizione le cicliste e i ciclisti beneventani ricordano all’amministrazione che
Un’area pedonale è una “zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio urgente di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi”;
L’ordinanza sindacale che istituisce il divieto di circolazione alle biciclette fa riferimento a “motivate esigenze di prevenzioni degli inquinamenti” ma la bicicletta non inquina in quanto è un veicolo sprovvisto di motore a scoppio;
L’area pedonale di Corso Garibaldi è attraversata da veicoli a motore anche al di fuori degli orari consentiti dal regolamento comunale (che autorizza il transito solo dalle 7 alle 9 e dalle 14 alle 15,30), a cominciare proprio dai vigili urbani, i quali non rispettano il codice della strada ogni qualvolta attraversano il Corso Garibaldi con i propri veicoli a motore, pur avendo a disposizione due biciclette elettriche a pedalata assistita;
La città di Benevento è tra le più inquinate d’Italia e quindi l’uso della bicicletta dovrebbe essere incentivato in città dato che la bicicletta favorisce la riduzione del traffico e dell’inquinamento;
Nell’ordinanza sindacale che istituisce il divieto di circolazione alle biciclette lungo Corso Garibaldi non si fa riferimento ai pareri che il Ministero dell’Ambiente avrebbe dovuto esprimere in merito all’iniziativa di chiusura dell’arteria, come appunto prescritto dalla legge italiana
E per questi motivi chiedono:
La limitazione del divieto alle biciclette lungo Corso Garibaldi solo al sabato, domenica e giorni festivi dalle 18 alle 24 e durante le manifestazioni o gli spettacoli, quando appunto il Corso è molto affollato e la bici va guidata a mano come sancito dal codice della strada
La sostituzione dell’attuale cartello di divieto alle bici con un cartello che chiarisca quali veicoli possono transitare nell’area pedonale di Corso Garibaldi e a quali orari (i veicoli autorizzati, compreso i residenti, possono passare dalle 7 alle 9 e dalle 14 alle 15,30 come sancito dal regolamento comunale)
La definizione di zone urbane in cui il limite sia di 30 km/h per favorire la ciclabilità cittadina
La definizione di un piano di mobilità sostenibile per la città di Benevento, che si possa basare su incentivi ad usare la bicicletta come mezzo di trasporto
Nell’attesa che l’amministrazione risponda ai mille cittadini firmatari della petizione, le cicliste e i ciclisti beneventani danno appuntamento ad altre “pedalate collettive”, che si svolgeranno nei prossimi giorni. I prossimi appuntamenti già fissati sono per Domenica 14 maggio alle ore 18 e Venerdì 26 maggio (orario da definire). Le pedalate collettive partiranno sempre da Piazza Orsini.