Non potevano mancare le polemiche in casa Pd. E così anche le primarie di domenica scorsa ad Avellino sono diventate un caso. Il numero uno della mozione Emiliano, il deputato Simone Valiante, ha infatti attaccato la Commissione provinciale per il congresso, accusandola di non aver consentito l’accesso ai verbali relativi ad alcuni seggi.
Poche ore dopo la Commissione ha messo a disposizione tutto il materiale, visionato dal capolista di Emiliano Guido D’Avanzo. Caso chiuso? Neanche a parlarne. I seggi nel mirino sarebbero quelli del capoluogo e di Avella, Flumeri, San Michele di Serino, Serino e Venticano. In ogni caso non ci dovrebbero essere particolari anomalie e, secondo i conteggi già effettuati, non ci sarebbero neanche margini di modifica rispetto all’assegnazione degli eletti.
Meglio allora concentrarsi sugli effetti delle primarie che dovrebbero portare allo scioglimento del direttorio provinciale ed alla nomina di un coordinamento tra le mozioni. Il clima in casa Pd resta decisamente teso anche sull’analisi di un responso che ha comunque certificato una tiepida partecipazione della base alle sorti del partito. I vertici irpini si sono affrettati a parlare di un dato in linea con il trend nazionale, ma il partito provinciale continua a muoversi in acque agitate. L’unità resta un miraggio, un dato decisamente allarmante alla vigilia di un turno elettorale amministrativo importante e, soprattutto, ad un anno di distanza dal voto in città per il nuovo sindaco.