Saranno 7 milioni e 211 mila i viaggiatori che si concederanno un break primaverile in occasione del Ponte del 1 Maggio, cifra che corrisponde all’11,9% degli italiani. Il 93,2% rimarrà in Italia. Il giro di affari si aggirerà sui 2 miliardi di euro. Emerge dalle rilevazioni di Federalberghi. Le destinazioni preferite saranno le località di mare (41% della domanda), le località d’arte (26,8%), la montagna (12,4%), i laghi (5,1%) e le terme (1,3%). “Il ponte del Primo maggio offre agli italiani un’ulteriore occasione per poter programmare un viaggio, seppur breve, subito dopo la Pasqua e la festività del 25 aprile” spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “Anche in questa occasione – sottolinea – la maggior parte dei viaggiatori privilegerà l’Italia come destinazione del proprio viaggio, contribuendo così a dare impulso ad un mercato turistico interno da tempo provato dalla crisi”. “Si tratta di una timida ripresa – conclude Bocca – che va guardata con ottimismo ma anche con lungimiranza: solo prevedendo politiche concrete di supporto per il comparto si procederà nella direzione giusta e adeguata a sostenere la crescita”
Ponti fanno bene a turismo, ad aprile 21,2 mln pernottamenti – I Ponti di primavera danno la spinta al turismo italiano: ad aprile, grazie alla cadenza ravvicinata della Pasqua e il 25 aprile, si stimano circa 21,2 milioni di pernottamenti (+5% sul 2016) che hanno generato 2,5 miliardi di euro di consumi turistici. Ed anche l’ultimo ponte di primavera – quello del 1 maggio – dovrebbe chiudersi in crescita, con 5 milioni di presenze (il 2,2% in più sul 2016) e un giro d’affari di circa 500 milioni di euro. Emerge dal rapporto preconsuntivo su aprile e dall’indagine previsionale per il ponte del primo maggio condotto da Cst – Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti. Complessivamente, ad aprile, si sono registrate un milione di presenze in più sullo stesso anno.