La legge 20 giugno 1952, n. 645, contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale, comma primo della Costituzione, detta anche Legge Scelba, all’articolo 4 sancisce il reato commesso da chiunque «faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista», oppure da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». Non crediamo che si debba aggiungere altro per indurre, chi è posto a tutela delle istituzioni democratiche, ad impedire che gruppuscoli quasi irrilevanti di “nostalgici”, epigoni di un passato di sciagure e di lutti per il nostro Paese, possano avere l’ardire di contrapporsi alle celebrazioni della Resistenza, unica pietra angolare su cui si basa, che piaccia o meno, il nostro vivere civile che da settant’anni a questa parte regola la nostra società. Sabato Forza Nuova, annuncia una manifestazione in città. Ebbene: chiunque ne autorizzerà l’attuazione sappia che si tratta di un atto anticostituzionale di cui ognuno dovrà assumersi tutte le responsabilità. 
