Sarà ancora un primo maggio da separati in casa. Nonostante qualche timido tentativo di conciliazione, alla fine è finita come l’anno scorso. L’unità resta un miraggio in Irpinia dove Cgil, Cisl e Uil continuano a vivere una stagione decisamente conflittuale. Ma se Cgil e Uil dialogano e riescono a trovare punti di condivisione e confronto costruttivi, con la Cisl le comunicazioni si sono interrotte da tempo. Lo scontro, apertosi sulla vertenza Fiat, si è di fatto allargato su altri fronti.
Da ultimo basti pensare alle pesanti dichiarazioni del segretario regionale della Fiom Andrea Amendola indirizzate al segretario della Cisl Mario Melchionna sulla vertenza Irisbus, il quale, a sua volta, non ha esitato a replicare in maniera altrettanto piccata. E’ solo l’ultimo episodio di una relazione finita da troppo tempo per non destare più di una preoccupazione anche nel fronte dei lavoratori.
La UIl, per il primo maggio, sarà in Sicilia, alla manifestazione nazionale. Dovrebbe emigrare anche la Cisl che già l’anno scorso scelse la vicina Benevento per celebrare la festa dei lavoratori. Non ancora noto il programma della Cgil, anche se il risultato finale non cambia di certo: ognuno per la sua strada e per l’unità se ne riparlerà l’anno prossimo.
