“Il nostro 25 Aprile è cominciato a Pontida e prosegue qui al Rione Libertà dove il nostro impegno civile non conosce sosta”. Parole che provengono dalle associazioni del Rione Libertà, più che mai impegnate sul versante del recupero del più popoloso quartiere di Benevento. Questa volta è toccato al campo di bocce che AP regala alla collettività così come il campo di calcetto dietro San Modesto. “Liberiamo gli spazi abbandonati e lo facciamo senza aspettarci troppo dall’amministrazione cittadina che pare più incline ad inaugurare centri di scommesse che a porre mano alle effettive esigenze dei cittadini”, dice Pietro Pagliarulo, secondo il quale l’era Mastella si mostra del tutto inadeguata a risolvere i problemi della città e del Rione Libertà in particolare. “Un quartiere ottimo per la riscossione elettorale ma sul quale naufragano sul nascere le iniziative di rilancio e di riqualificazione, in un quadro di immobilismo e di desolante inadeguatezza che permea le politiche sociali del comune di Benevento. Ben nota è la contrapposizione tra AP e l’attuale amministrazione circa le metodologie di gestione degli spazi della Spina Verde. Prima Gesesa, oggi Conservatorio non si comprende ancora appieno quale sarà il futuro di quelle strutture costate denaro pubblico e su cui futuro esiste più di una preoccupazione. Intanto c’è il campo di bocce, per grandi e più piccini: un altro piccolo tassello dal basso, un altro segnale forte all’establishment di Palazzo Mosti.
