Nella settimana Santa arrivano i dati di Coldiretti per quel che riguarda la Pasqua targata 2017. Quasi 14 milioni di italiani hanno scelto di andare in vacanza a Pasqua o nei ponti collegati con una netta prevalenza per le destinazioni nazionali scelte da 12 milioni di persone rispetto a quelle estere. Le mete preferite – sottolinea la Coldiretti – restano quelle lungo la Penisola che consentono di ottimizzare il tempo limitato a disposizione che per la maggioranza degli italiani non supera i 3-5 giorni. La ricerca della tranquillita’ favorisce la vacanza in campagna che – sottolinea la Coldiretti – e’ la vera star di queste vacanze in un periodo cui si assiste nelle campagne al pieno risveglio della natura. Sono oltre 22mila gli agriturismi presenti in Italia che offrono la possibilita’ di stare all’aria aperta e di questi ben 3400 si trovano nelle regioni colpite dal sisma per le quali si attende una ripresa. La capacita’ di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menu di Pasqua locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici e’ – continua Coldiretti – la qualita’ piu’ apprezzata dagli ospiti ma sta crescendo la domanda di servizi aggiuntivi. Nelle aziende agricole sono sempre piu’ spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano – precisa la Coldiretti – attivita’ culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura. La tendenza e’ verso la prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio – sottolinea la Coldiretti – e’ quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it. E’ anche arrivata l’unica App farmersforyou, in versione italiana e inglese, che permette di scegliere gli agriturismi dove poter soggiornare nei piu’ bei paesaggi della campagna italiana, i mercati di Campagna Amica, le fattorie e le botteghe dove poter comprare il vero made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menu’ con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori.