“In merito alla questione dei ratti presso la scuola S. Modesto II e dopo le ultime dichiarazioni rese alla stampa prima dall’Assessore Russi e poi dalla Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Bosco Lucarelli”, Annamaria Morante, è opportuno chiarire alcuni aspetti.
Per prima cosa, invitiamo all’Assessore a non voler eludere strumentalmente dalla questione e, magari, sensibilmente comprendere la gravità di quanto accaduto, poiché chi, in qualche modo, è stato costretto a condividere gli ambienti scolastici con i topi, sono stati i bambini. La polemica non ci interessa ma la salute dei piccoli si, caro Assessore.
Poi, è doveroso evidenziare, almeno da quanto si apprende dalla nota inviata alla stampa dalla Dirigente Scolastica, che la prima segnalazione del 27 gennaio 2017, con prot. n°. 182/A23, richiede solo un intervento di pulizia degli spazi esterni per eliminare vegetazione e materiale di risulta di lavori di manutenzione. Pertanto, non si accenna ad alcuna presenza di ratti e non si richiede alcun intervento di derattizzazione e sanificazione. Cosa molto strana, poiché da un messaggio vocale inviato da una docente al gruppo whats App delle mamme, l’insegnante fa proprio riferimento alla presenza di escrementi di roditori dal mese di gennaio 2017 e annuncia di aver inoltrato specifica segnalazione al comune. Mentre, poi, nella seconda missiva inviata il 6 marzo 2017, dalla scuola al comune, con prot. n°. 602/A23, si richiede uno specifico intervento di derattizzazione di due plessi, poiché il personale scolastico comunicava la presenza di escrementi di ratti. Dopodichè, si sono susseguite varie sollecitazioni da parte della scuola per far intervenire il comune.
La domanda è semplice: perché il 27 Gennaio, la scuola non ha comunicato la presenza dei ratti e non ha inserito nella richiesta di intervento prima la derattizzazione e poi la sanificazione?
Perché la scuola nel periodo tra gennaio e marzo, non ha denunciato l’inerzia del comune presso le Autorità competenti, lasciando frequentare i bambini in un ambiente che non era igienicamente adeguato?
E perché ha consentito la riapertura della scuola e, dunque, la frequentazione dei piccoli, se non era stata eseguita una adeguata sanificazione dei locali?
Ci sono giunte segnalazioni in Associazione che mettevano in evidenza, nel periodo tra gennaio e marzo, la presenza di un’associazione teatrale che svolgeva sistematicamente delle attività. Pare sia la stessa ove vi recita la Dirigente e l’insegnante dello stesso Plesso e pare che queste prove avvenivano nella sala mensa, dove appunto i bimbi mangiano. Ovviamente, non riteniamo ci sia un nesso con i ratti, ma vorremmo capire se siano state rispettate tutte le precauzioni del caso e se è previsto, dalle normative vigenti, che si facciano attività teatrali nello stesso ambiente dove i piccoli consumano i pasti.
Insomma, ciò che avviene in quella scuola è davvero incredibile!
Si, incredibile, se vogliamo pensare che un comitato di quartiere utilizzava, in quel plesso, gli ex-locali della segreteria, adiacenti alla palestra chiusa, senza aver mai partecipato ad un bando per l’assegnazione e senza mai promuovere attività di volontariato nemmeno per ridurre la vegetazione all’esterno della struttura che li ospitava. Gravissimo che non si sia preoccupato di segnalare la presenza di escrementi presenti sotto al proprio naso. Come dimostrano i fatti, evidentemente, non erano interessati alla salute dei piccoli ma, probabilmente, a giocare a carte come ci riferisce qualche cittadino che è andato a divertirsi.
E’ un caso, un puro caso, che un responsabile dell’associazione teatrale, il vice-presidente del comitato e la rappresentante dei genitori degli alunni, siano legati da rapporti di parentela. Si potrebbe pensare, ovviamente solo pensare, che la scuola fosse gestita in ambito familiare. Ma queste sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano la gestione di quella scuola.
Ad ogni modo, stamattina, al fine di fare piena luce sui fatti che hanno suscitato preoccupazione e ansia ad alcuni genitori, abbiamo consegnato alle Autorità competenti, l’esposto-denuncia firmato dai genitori dei piccoli alunni. Confidiamo nell’operato della Giustizia per accertare le eventuali responsabilità e/o omissioni.”