“Mastella deve spiegarci a che gioco sta giocando. Quando c’è qualcosa di negativo, attribuisce la colpa alla precedente amministrazione – sostenendo che egli governa da pochi mesi e non può avere alcuna responsabilità – e quando, invece, si evidenzia qualche elemento positivo, se ne attribuisce i meriti. C’è qualcosa che non torna. Ed è quanto è successo con l’incremento delle presenze turistiche rilevato dalla Banca d’Italia nel 2016, i cui meriti, con un’operazione di furbizia quasi infantile, Mastella prova ad intestarsi. Ed io sono qui a smentirlo”. E’ un esacerbato Raffaele Del Vecchio a parlare attraverso una nota, sulla dichiarazione del Sindaco circa l’aumento dei flussi turistici “In realtà, i dati ufficiali sulle presenze turistiche nella città di Benevento, rilevati ogni semestre dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) attraverso l’elemento oggettivo dell’accesso alla rete museale nazionale (nel nostro caso il complesso archeologico del Teatro Romano), ci parlano di un forte e costante aumento del flusso turistico, sia interno che straniero, verso la nostra Città a partire dall’anno 2011, con il maggior incremento dal 2013 al 2014 e sempre in crescita fino ad oggi, come del resto registrato anche dalla Banca d’Italia per il 2016.
Questo trend positivo di crescita è iniziato con il riconoscimento UNESCO del 2011 ed è frutto di un lavoro appassionato e costante di alcuni, me compreso, che si diedero l’obiettivo di valorizzare e far riconoscere sul piano turistico il ricchissimo patrimonio culturale che la storia ci ha donato. Se qualcuno ha il vizio di dimenticare, io sarò qui a tenere viva la memoria, affinché i risultati positivi che la città ha ottenuto in questi anni non diventino preda dei millantatori. E Mastella sull’incremento delle presenze turistiche nel 2016 millanta meriti che non ha, né potrebbe avere.
Anzi, siccome la costruzione di un prodotto turistico è un percorso lungo e complesso e richiede un’azione costante e coerente, bisogna stare attenti a non interrompere il lavoro avviato e a non cambiare linea sulla valorizzazione dei beni culturali, perché i turisti vengono per la nostra storia e i nostri monumenti e non per Rocco Hunt, i Cugini di Campagna o Alan Sorrenti. Questa impostazione può piacere ad alcuni beneventani, ma se parliamo di turismo, non attrae nessuno.”