Il lavoro resta la prima emergenza da affrontare. Azzerare il cuneo fiscale può essere un’ipotesi, soprattutto al Sud dove un giovane su due è a casa. “Possiamo costruire nel Paese un grande progetto di inclusione sociale dei giovani nel lavoro e pensare di ridurre e azzerare il cuneo fiscale per i giovani includendo chi fuori dal lavoro, non solo chi è già dentro. Ridurre il costo del lavoro è un passaggio fondamentale per mettere in moto nuovi investimenti e ridare slancio all’economia del Sud”. Guarda con preoccupazione al possibile arrivo di nuove tasse. “Le patrimoniali sui fattori di produzione, l’Imu sui capannoni o l’Irap sono un errore tattico di un Paese che dovrebbe puntare sull’industria”. E invece, è davvero un errore “pensare di mettere altre tasse sulle imprese in un momento delicato in cui dobbiamo cavalcare la quarta rivoluzione industriale e in cui una parte del sistema industriale sta vivendo una fase emergenziale non indifferente”.
Il caso. Ma al tempo di Industria 4.0 c’è anche chi è costretto a fare impresa senza i servizi primari come messo in evidenza dall’articolo de “Il Sole 24 Ore”. Vera Viola ha parlato di quello che può essere un vero e proprio “caso”, soprattutto ai tempi dell’industria 4.0. Proprio Boccia ha fatto riferimento all’Omi, l’azienda aerospaziale di Aquilino Villano, che non riesce ad avere, a Vallata, i servizi di base, come il gas. Un po’ di tempo fa, imprenditori della stessa zona – Baronia ed Alta Irpinia – avevano denunciato problemi enormi anche con la connessione ad internet.