“Sono i cittadini del Rione Libertà i veri depositari di quel territorio”, esordisce Ferrari che ritiene sensato che siano proprio loro ad occuparsi in via diretta della tutela di quella struttura. Parole piene di prudenza quelle del manager romano che, senza troppi giri di parole, fa capire come la sua azienda non sia in grado di destinare parte degli introiti alla manutenzione di un bene che, nella accezione generale nulla ha a che vedere con la mission di Gesesa.