La magistratura ha sequestrato la ormai famosa “ex conigliera” di contrada San Chirico, a Benevento che ospitava un buon numero di migranti e Altrabenevento torna ad attaccare la Prefettura. Gabriele Corona, in una nota, chiede in base a quali criteri il prefetto Galeone abbia autorizzato l’uso come centro di accoglienza visto che non vi sono i requisiti previsti dalla legge. Ad essere iscritti nel registro degli indagati sono Mario De Minico, il proprietario, per violazioni edilizie e il presidente della cooperativa Maleventum che gestisce il centro, Giuseppe Caligiure, per frode nelle pubbliche forniture.
“Il 4 gennaio in quel fabbricato furono trasferiti in tutta fretta i richiedenti asilo ospitati fino ad allora in un ex agriturismo di Vitulano, chiuso improvvisamente per motivi tuttora ignoti”, scrive Corona. “Il direttore della cooperativa Maleventum, Paolo Di Donato, dichiarò su alcuni organi di stampa e sui social network che la struttura di San Chirico era stata autorizzata regolarmente dalla Prefettura e che tutti i suoi centri denominati Damasco, erano perfettamente in regola. Corona ricostruisce la “genesi dell’ex conigliera. “Quel fabbricato è stato costruito agli inizi degli anni ’80 per l’allevamento e la macellazione di conigli. Poi, con alcune successive varianti è stato autorizzato come impianto sportivo. Nel 2004 fu presentata domanda di condono per l’uso abitativo ma i relativi oneri non sono mai stati pagati per intero e quindi il permesso di costruire in sanatoria non è stato mai rilasciato. Il fatto fu denunciato ad ottobre scorso dal responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia, Luigi Panella, che il mese dopo è stato trasferito. A gennaio la struttura è stata autorizzata dalla Prefettura. Contestualmente il proprietario presentava al Comune di Benevento una pratica per la sanatoria, poi ritirata proprio a causa del mancato pagamento degli oneri del condono”.