BENEVENTO – Una festa mondiale quella dell’8 marzo dove al centro c’è la donna ed il suo ruolo sempre più incisivo e fondamentale che ha nella società. Migliaia le manifestazioni organizzate per l’occasione ed anche l’Università degli studi del Sannio ha voluto mettere la centro l’importanza dei diritti delle donne, di quei diritti da tutelare s’intende. C’è un disperato bisogno del ruolo della donna, un ruolo imprescindibile e capace di portare ricchezza in tutti i settori. Da quello lavorativo a quello sociale, politico e familiare. Nella Sala blu del Palazzo del Rettorato di Piazza Guerrazzi non si è discusso solo di questo, ma anche della donna straniera. Di quelle immigrate che purtroppo, per motivi spesso tragici, sono costrette ad abbandonare il proprio paese di origine, i propri affetti, per trovare fortuna altrove. Un dibattito che ha raccolto le testimonianze di immigrate provenienti dal centro di accoglienza di Pannarano, in provincia di Benevento e che ha visto al tavolo dei relatori diversi esponenti del mondo accademico e non.
Carmen Coppola, presidente dell’associazione Fidapa Business Professional Women sostiene una politica dell’accoglienza per una corretta integrazione delle donne immigrate nel tessuto socio-lavorativo italiano.
La delegata alla cultura del dipartimento Demm Rossella Del Prete ritiene che l’Università sia un luogo idoneo e simbolo da dove far partire la sfida, ma sicuramente non basta. Occorrono opportunità nei contesti in cui c’è consapevolezza della differenza.