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Sant’Agata de’Goti| Sami Modiano: “Non sottovalutate il negazionismo e l’indifferenza”

Sant’Agata de’Goti| Sami Modiano: “Non sottovalutate il negazionismo e l’indifferenza”

24 Febbraio 2017 | by redazione
Sant’Agata de’Goti| Sami Modiano: “Non sottovalutate il negazionismo e l’indifferenza”
Attualità
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In tanti ieri sera a Sant’Agata per l’incontro con uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz

Sant’Agata de’ Goti – “Esistono persone che negano l’evidenza. E dobbiamo stare attenti. Perché la Germania era un Paese di grande cultura”. Sami Modiano racconta la sua storia, la sua prigionia ad Auschwitz-Birkenau, la liberazione e la sua vita dopo la prigionia. Ma non si limita a questo: interagisce con la platea, risponde instancabile alla tante domande e lancia moniti perché spiega, rivolgendosi ai ragazzi, che oggi i pericoli maggiori vengono dal negazionismo, dall’indifferenza diffusa e dall’egoismo che non ci permettono di guardare all’altro che soffre.

Nella sala Viparelli della biblioteca Melenzio di Sant’Agata de’ Goti si sta stretti, sono in tanti ad essere venuti per ascoltare Modiano, ebreo di Rodi tra gli ultimi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. L’incontro, in programma ieri sera, era stato organizzato dalla fondazione Melenzio in collaborazione con la locale Pro Loco ed il Centro Studi Sistini. Il primo di una serie di seminari dedicati alla filosofia, alla storia, ed alla cultura politica.

Tra i momenti più toccanti nel racconto di Sami Modiano quelli legati al ricordo della sorella Lucia e del padre morti nel campo di Auschwitz.

Tante le domande dalla platea sulla sua prigionia. “Io ero un ragazzo – racconta Modiano -, e non ho mai intravisto umanità negli occhi dei soldati tedeschi. Ogni mattina mi svegliavo e mi ripetevo ‘forse oggi Sami sarà diverso, forse oggi qualche soldato farà finta di non vedere, si girerà dall’altra parte e ti farà riposare’, ma non è mai successo”.

Sui crimini del nazismo Modiano non usa mezzi termini e ad una ragazza risponde: “Il tribunale di Norimberga è stata una messa in scena”.

E a chi gli chiede della fede, Modiano fa una confessione. “A Birkenau io ho bestemmiato. E non potevi fare altrimenti. Perché non ti puoi spiegare come sia possibile che una persona, con un solo  gesto di un dito, possa mandare centinaia di persone a morire. Forse è difficile da capire e forse qualsiasi cosa io vi dica sarà difficile da capirle. Perché tra viverle certe cose e raccontarle c’è una grande differenza. Ed io le ho vissute”.

 

Di Vincenso De Rosa

 

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