Fronte comune contro racket e usura. E’ stata presentata in prefettura l’associazione antiracket ed antiusura “Fai Avellino” aderente alla federazione nazionale delle associazioni. All’incontro, insieme al fondatore e presidente del Fai Tano Grasso, erano presenti anche il prefetto di Avellino Carlo Sessa e Domenico Cuttaia, commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative anti-racket ed antiusura.
Ex commerciante, laureato in filosofia all’Università di Firenze, Grasso è stato presidente della prima associazione antiracket italiana costituita a Capo d’Orlando nel 1990. La sua nuova iniziativa punta a fare rete tra i commercianti contro abusi e illegalità. “Gli operatori economici non saranno più soli, faranno rete e si incoraggeranno tra loro, anche senza le sollecitazioni delle istituzioni e delle forse dell’ordine”, precisa Grasso.
Il progressivo calo delle denunce non è, a detta di Sessa e Cuttaia, un dato positivo. E’ la conferma della rassegnazione, della paura che anima chi opera sul mercato nel rispetto delle regole. “Se tra qualche mese registreremo una ripresa delle segnalazioni vorrà che si sta facendo un buon lavoro e che la cultura della denuncia e della collaborazione contro i soprusi sta finalmente prendendo piede”.
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