Accordo sulla solidarietà alla Novolegno. La fumata bianca è arrivata da poco da Napoli, dove azienda e sindacato erano da stamane a confronto all’ufficio regionale del lavoro. L’accordo, che scongiura definitivamente il rischio licenziamento per 55 unità, interessa 119 unità sulle complessive 123 impiegate presso lo stabilimento di Montefredane. I contratti si solidarietà, che intaccheranno il 50 per cento del contratto integrativo, saranno spalmati tra turnisti, giornalieri e impiegati.
Soddisfatto a metà il sindacato che sperava in un accordo meno oneroso. “La nostra proposta di incidere in misura meno significativa sull’integrativo non è stata accolta – commenta Antonio Di Capua, segretario della Fillea Cgil – ma la priorità era evitare i licenziamenti”.
L’accordo, che diventerà operativo da giovedì 23 febbraio per la durata di un anno, è solo il primo passo. “Nei prossimi mesi presseremo in tutti i modi l’azienda perché investa sui macchinari e le linee di produzione. Lo stabilimento irpino deve essere rilanciato, tra un anno non abbiamo alcuna intenzione di trovarci punto e a capo a discutere di esuberi e mobilità”.