All’indomani dei fatti di Vitulano il Prefetto Paola Galeone, in una nostra intervista esclusiva, ha dichiarato di “voler censire e riordinare nuovamente tutti i centri di accoglienza presenti sul territorio”. Il problema dei richiedenti asilo è strettamente connesso alla logistica se così possiamo definirla, ma proviamo a riassumere quanto accaduto fino ad oggi: dopo il sequestro delle due strutture di Via San Chirico e di contrada Madonna della Salute, 34 richiedente asilo sono stati inviati ad un centro di accoglienza a Vitulano. I fatti sono noti: il sindaco Raffaele Scarinzi ne ha impedito l’arrivo – chiudendo la strada prima con un’ordinanza comunale poi con un cumulo di terra – scatenando un dibattito a livello nazionale. Intanto i richiedenti asilo sono stati collocati provvisoriamente al Bei Park Hotel in località Epitaffio, ad Apollosa, ma anche qui il primo cittadino Marino Corda ha dichiarato apertamente “che entro pochi giorni dovranno essere di nuovo trasferiti altrimenti ricorrerà a proteste”. D’altro canto il Prefetto Galeone ha dato un tempo massimo di 20 giorni per trovare una nuova collocazione ai richiedenti asilo.
Nel vertice di martedì di questo si palerà, ma di certo non mancheranno commenti sul gesto forte del sindaco democratico Scarinzi.