Ne sono 109 di immigrati adesso nella struttura alberghiera Bei Park di Apollosa. In seguito ai fatti di Vitulano i richiedenti asilo sono stati trasferiti in località Epitaffio per attenuare la situazione di emergenza che si era venuta a creare. La palla adesso passa al comune di Apollosa e il sindaco Marino Corda non è tanto favorevole alla permanenza dei migranti nel territorio comunale, in quanto considerato un numero molto elevato in proporzione alla popolazione e minaccia “pesanti proteste” nel caso in cui il Prefetto non dovesse provvedere a trovare un’ulteriore collocazione ai richiedenti asilo.
Il Prefetto Paola Galeone dal canto suo ha assicurato un massimo di venti giorni per provvedere al trasferimento. Ma tutto sommato vanno anche consideraste le condizioni attuali dei richiedenti asilo: non c’è stata nessuna protesta a differenza di Vitulano oltre al fatto che ad Apollosa non esiste un centro Sprar e, quindi, non si potrà far valere la circolare del Ministero dell’Interno che impedisce – anche se in maniera non obbligatoria – l’arrivo di ulteriori immigrati. Casistica più complessa per richiedere un trasferimento.
