La decisione della giunta comunale di affidare a Gesesa la gestione della Spina Verde. Un epilogo, nella genesi della vicenda dell’affidamento dell’importante struttura polivalente del Rione Libertà, che ha sortito la reazione, non certo positiva, dell’Assemblea Popolare del Rione Libertà che attraverso un comunicato commenta l’orientamento espresso dall’Amministrazione comunale. “Gesesa spa non è un ente pubblico, ma una società per azioni assorbita non molto tempo fa dall’Acea, azienda a capitale misto e da diverso tempo si prodiga in iniziative di natura apparentemente filantropica per la città di Benevento, nella quale gestisce il servizio idrico privatizzato dagli anni 80”. Gesesa garantirebbe la manutenzione della Spina Verde, dal momento che il Comune, causa il dissesto, non sarebbe in grado di provvedere alla bisogna. Ma l’Assemblea Popolare paventa rischi concreti che l’ingresso di Gesesa potrebbe comportare. “Essa non si
non si pone alcuno scrupolo nel condurre una spietata campagna di distacchi delle utenze, ledendo un diritto fondamentale quale quello alla vita, nei confronti di cittadini morosi, e non si assumerebbe i costi di gestione di una struttura pubblica mantenendo gratuite le sue funzioni per la comunità senza tuttavia ottenere un tornaconto. Un ennesimo regalo fatto a privati per perseguire profitti e utili escludendo di fatto una gran fetta del Rione Libertà. Da tempo rivendichiamo la necessità di tessere una rete di solidarietà attiva tra le varie associazioni per debellare il degrado sociale nel quale il quartiere versa”, termina il comunicato dell’Assemblea Popolare, “degrado sociale che di certo non ha radici nella scarsa cura del verde pubblico, ma che risiede nell’abbandono istituzionale e nella mancanza di effettivi luoghi di aggregazione. Con l’affidamento del plesso della spina verde alla Gesesa spa, il riscatto sociale, a cui ambisce l’assemblea popolare attraverso la gestione della mediateca in partenariato con le altre realtà di base nel rione, diviene un’ipotesi lontana”.