In particolare si tratta di un piano recante la costruzione di 52 alloggi popolari, ma che non verranno mai costruiti per la scadenza del bando.
Cosa che agli attivisti del movimento non è andata proprio giù e per questo hanno avuto un incontro presso la sede dell’assessorato ai servizi sociali, in viale dell’Università, per chiedere spiegazioni.
Per Cosimo Maio “si tratta di uno scarica barile tra Comune e Istituto case popolari”.
Ad accoglierli, invece, l’architetto e dirigente del Comune Vincenzo Castracane che confuta le tesi di Maio dando la propria visione tecnica sull’accaduto.
Ad ogno modo è previsto per martedì prossimo un nuovo incontro tra ente Comune, il movimento e Prefettura.