“La magistratura di pace”, dice Enzo Crasto presidente distrettuale dell’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace e già presidente nazionale, garantisce, almeno sinora, un giusto processo nel rispetto dei termini di ragionevole durata stabiliti dalla legge Pinto. Il ministero della Giustizia si propone di eliminare un magistrato efficiente per dequalificarlo. Via Arenula intende parcellizzare le funzioni, con l’effetto di sostituire i giudici di pace attuali, che amministrano la giustizia da 20 anni, con dei soggetti che potremmo definire “giudici per caso” chiamati ad operare con modalità puramente hobbistiche, privo di autonomia e indipendenza; l’effetto sarà in breve tempo la paralisi del servizio”. Crasto disegna scenari allarmanti. “Tale progetto, se fosse attuato, determinerebbe, a cagione della scarsissima qualità delle pronunce, un numero enorme di appelli dinanzi ai tribunali e 700/800mila cause aggiuntive si riverserebbero sui tribunali, paralizzandoli”.