Arriva puntuale la replica di Asea alle problematiche sollevate da Clemente Mastella a proposito della diga di Canpolattaro. Mastella aveva chiesto lumi sui crismi di sicurezza dell’impianto a fronte delle criticità idrogeologiche del territorio dove insiste la diga. C’era stata anche una interpellanza del centrodestra in consiglio provinciale che, in sosatnza, sollevava le stesse perplessità. 
Asea e per esteso il PD, fa sapere che “le preoccupazioni sono da considerarsi ampiamente infondate, ai limiti del procurato allarme. La nota di Asea fa presente che l’ENEL, che è ente gestore di quella infrastruttura, ha affermato «la totale assenza di situazioni anomale». Lo stesso collaudo funzionale dell’opera rappresenta la parte finale di un monitoraggio cui la diga è stata oggetto attraverso “il meticoloso processo di invasamento e svasamento per cicli disposto e cadenzato dalla Direzione Generale per le Dighe del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di Roma. Per quel che attiene la rivalutazione sismica Asea fa sapere che “il progetto della Diga di Campolattaro sia stato vagliato ed approvato, in ogni sua parte, con le relative nonché obbligatorie verifiche sismiche,. verifiche, si badi, effettuate con grado di sismicità di 1ª categoria, vale a dire il massimo previsto dalla norma all’epoca vigente. Coerentemente l’opera è stata «dimensionata e realizzata» per resistere ad azioni sismiche di tale portata”. Anche per la rivalutazione idraulica le caratteristiche e le potenzialità di scarico degli organi della diga sono adeguate e coerenti con le finalità preposte così come il piano di emergenza è “condicio sine qua non” per l’avvio e il proseguimento degli invasi sperimentali.
