Questione migranti sempre al centro dell’attenzione. Dopo la vicenda della conigliera o ex tale e lo sgombero ordinato dalla Questura si impone il problema annoso sui controlli di questi centri migranti, controlli che sembrano latitare. “Quis custodet custodes” è il tormentone che si ripete ogni qualvolta, in Italia più che altrove, le funzioni pubbliche vengano affidate a privati. Questione di pesi e contrappesi. Nel caso dei centri di accoglienza, nella nostra provincia, il nome che balza all’attenzione è quello di Paolo Di Donato, il cosiddetto “boss dei centri d’accoglienza, personaggio complesso e discusso che da questo business ha tratto ingenti profitti, non disdegnando apparentamenti politici i più disparati. Tra i tanti quello nei confronti del Nuovo Centrodestra.
Il Sottosegretario agli Esteri Gioacchino Alfano, che del partito dell’omonimo Angelino è magna pars in Campania, sconfessa con diplomazia aderenze e frequentazioni