Due i nuovi impianti che saranno costruiti nella provincia di Avellino: a Conza della Campania e a Chianche che lavoreranno complessivamente 60 tonnellate e a Benevento lo Stir di Casalduni lavorerà 32mila tonnellate. I nuovi impianti sorgeranno anche a Napoli Est, Afragola, Pomigliano, Marigliano, Cancello Arnone, Maddaloni, Rocca d’Evandro, Casal di Principe. , Fisciano, Castelnuovo Cilento. Verranno poi adeguati al compostaggio gli stir di Tufino, Giugliano, Battipaglia e Casalduni, oltre all’ampliamento dell’impianto di compostaggio di Salerno e all’ammodernamento dell’impianto di San Tammaro.
Il principio seguito dalla giunta regionale della Campania nelle modifiche da apportare al piano rifiuti è quello di realizzare impianti piccoli, con dimensioni adeguate al territorio in cui vanno allocati; di affidarne la gestone ai comuni sia nella fase di progettazione sia in quella gestionale vera e propria (solo il Comune di Casal di Principe ha richiesto l’intervento diretto della Regione per quanto riguarda l’appalto). Soprattutto, si è fatto riferimneto all’Autorità Anticorruzione. “Ogni procedura – spiega De Luca – risponderà ai criteri fissati nel protocollo sottoscritto con l’Anac”. Dal maggio scorso, quando è stata pubblicata la manifestazione di interesse per la localizzazione dei nuovi impianti di compostaggio, si sono candidati 32 comuni con 6 società provinciali. Il campo si è poi ristretto a 18.
La realizzazione degli impianti di compostaggio in Campania “e’ un passaggio decisivo per realizzare un ciclo dei rifiuti in Campania che renda la Regione totalmente autonoma, ma e’ decisivo anche per le famiglie: oggi paghiamo almeno 50 euro in piu’ per portare l’umido fuori regione, soldi che si scaricano poi sulle bollette che pagano le famiglie”. De Luca ha poi aggiunto che “con gli impianti di compostaggio la Campania risparmiera’ 35 milioni l’anno che attualmente spede per mandare l’umido fuori regione e quindi in pochi anni ripagheremo l’investimenti per la costruzione degli impianti stessi”.