Benevento avrà finalmente il suo depuratore. Sorgerà nei punti ritenuti sicuri dall’Autorità di Bacino che da oggi prende il nome di Distretto dell’Appennino Meridionale. Emerge da una conferenza stampa organizzata in sala giunta con il sindaco Mastella a fare da anfitrione e Vera Corbelli, la dirigente dell’autorità di bacino, a spiegare le ragioni che hanno indotto tecnici e amministratori a chiudere il cerchio attorno a due aree ritenute sicure e al riparo da rischi di sorta: masseria Mariotti, Serretelle tanto per essere chiari e masseria Sciabacca, dalle parti di Monte Sant’Angelo. “Agiremo in piena e totale univocita’ di intenti con la comunità cittadina” il leit motiv della mattinata, una giornata da circoscrivere col sassolino bianco perché rappresenta la chiusura di una stagione mortificante per la città che, forse unica on Italia, è ancora sprovvista di depuratore. Un impianto che, dicono Corbelli e Mastella, non costituirà motivo di preoccupazione essendo ubicato in zone ritenute sicure e a stretta vicinanza con la rete dei collettori alla quale sarà connesso. In sostanza si tratta di due aree sub pianeggianti quelle prescelte e nessuna problematica geotecnica. Si parte dalla prossima settimana con i carotaggi e le prime verifiche e nello spazio di tre anni Benevento avrà il suo depuratore. Mastella appare soddisfatto. Portare Vera Corbelli in città e firmare “urbi et orbi” il protocollo di intesa è dimostrazione di grande prova di prestigio e personalità, in perfetta linea col suo modello si sindacatura da vetrina che ha voluto imporre sin dal primo momento. Finalino politico. Mastella non lesina critiche vai precedenti piani di ubicazione dell’impianto e indirettamente accusa chi lo ha preceduto di irresponsabilità per la scelta di Sant’Angelo a Piesco. Un chiaro attacco a Fausto Pepe col quale la polemica resta su livelli di grande intensità.