Dopo il fallimento del vecchio Consorzio e dopo circa due anni di immobilismo – soprattutto per quanto concerne l’erogazione dei servizi sociali – si è passati ad un nuovo assetto che comprendesse anche la città di Avellino, prima assente.
Da qui una schiera di sindaci, prevalentemente caudini, ha lamentato l’inefficienza del Piano per la forte differenza territoriale che intercorre tra la Valle Caudina e la città capoluogo. Di conseguenza la proposta di una nuova separazione ed un ritorno al vecchio ambito.
Di questo si parlerà nella riunione di lunedì. Si cercherà di trovare una soluzione nell’ottica di garantire i servizi e non perdere i fondi della programmazione europea. “Una mediazione tra le due anime” considera il sindaco di Cervinara Filuccio Tangredi in prima linea all’epoca per la separazione da Avellino.