“Ora c’è più che altro una psicosi – dice – molte febbri alte sono coincise con il picco influenzale”. “Nel 2017, ad oggi, non ci sono casi accertati – sottolinea – Nel 2016 abbiamo avuto 26 casi in linea con i 30 casi normalmente registrati in un anno in Campania”. Il consiglio è di non correre immediatamente al pronto soccorso per la febbre alta “ma solo se ci sono tra i sintomi anche rigidità della nuca e vomito importante”. Sul fronte dei vaccini, non obbligatorio, ma in ogni caso consigliato, come spiega Triassi, “c’è eterogeneità tra le varie Asl”. “Quello da menginococco C è offerto gratuitamente per i bambini di 12 mesi – prosegue – e c’è il vaccino quadrivalente per gli adolescenti”. Nel caso in cui un adulto volesse vaccinarsi è possibile recarsi in farmacia e comprarlo. Per tutti valgono i seguenti consigli: evitare luoghi molto affollati, cambiare aria nei luoghi chiusi.