L’Epifania porterà neve e gelo sull’Italia. L’intensa ondata di freddo arriverà dalla Russia. “Sarà interessata tutta l’Europa orientale e marginalmente quella centrale”, sottolinea il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara. E non risparmierà l’Italia, “in modo particolare Nordest, adriatiche e Sud, Sicilia compresa. In questo caso possiamo proprio parlare dei venti di Burian, che arriveranno direttamente dalle gelide terre siberiane”. “Una tale offensiva gelida innescherà su Adriatico e Tirreno numerosi rovesci che assumeranno carattere nevoso fino in pianura al Sud e medio versante adriatico entro la sera del 5”, prosegue Ferrara. Per il 6 gennaio potrebbe fioccare anche lungo le coste e a bassa quota “su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata”, e “su Marche, Campania interna, Calabria. Rovesci di neve in collina sulla Sicilia, ma a tratti fin sulla costa tirrenica e ionica”. Proprio la Sicilia tirrenica, così come alta Calabria jonica e medio-basso versante adriatico, potranno vedere gli accumuli maggiori con veri e propri temporali di neve. “Fiocchi anche in Romagna, a tratti sulla dorsale umbro-laziale, non escluso qualche fiocco anche sul basso Lazio. Poco o nulla sui restanti settori della Penisola, Sardegna compresa”, sottolineano da 3BMeteo. Tra le città coinvolte dall’ondata di gelo, Ancona, Ascoli Piceno, Pescara, Teramo, Termoli, Campobasso, Foggia, Bari, Lecce, Brindisi, Matera, Potenza, Cosenza, Crotone, Benevento. La neve sarà possibile a tratti anche a Trapani, Palermo e Messina, abbondante sulle colline. Qualche fiocco non escluso anche a Napoli, Caserta, Lamezia Terme, Catanzaro, Reggio Calabria e Catania”, continua Ferrara, secondo cui “le temperature saranno in brusco calo fino a raggiungere i -13/-15°C a 1500m al Centrosud, fino a -16/-18°C sull’estremo Nordest. Saranno dunque giornate gelide, in particolare sull’Appennino, ma anche in pianura. Il tutto accompagnato da venti forti di Tramontana e Grecale, con raffiche anche di oltre 60-70km/h e temperature percepite fin sotto i -5°C sulle coste più esposte, in primis adriatiche e ioniche. Giornate di ghiaccio dalle quote collinari specie sui versanti adriatici, Alpi orientali e anche al Sud. Mari molto mossi o agitati”, aggiunge Ferrara.