Per le feste correnti in Italia si stima che salteranno circa 60 milioni di tappi di spumante Made in Italy con consumi in aumento del 9%. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che quasi nove italiani su 10 (89%) non rinunciano a fare un brindisi Made in Italy a fine anno. In Italia – sottolinea la Coldiretti – si consolida l’inversione di tendenza dopo anni di progressive riduzioni con appena l’11% che sceglie lo champagne. Il comparto nazionale dei vini spumanti chiuderà il 2016 con una produzione di circa 625 milioni di bottiglie in aumento del 18% sull’anno precedente e un export di oltre 450 milioni di bottiglie se fosse confermato il trend gennaio-settembre dell`anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. La stragrande maggioranza dello spumante italiano si beve dunque all’estero dove a pesare è il fatto che con il successo – sottolinea la Coldiretti – crescono le imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi. Circa 3 bottiglie di spumante Made in Italy su 4 – spiega la Coldiretti – sono di Prosecco con Asti, Franciacorta e TrentoDoc a seguire. Gli spumanti italiani – conclude la Coldiretti – annoverano in totale 153 tipologie DOC, 18 DOCG, 17 IGT oltre a diverse decine di altri tra varietali autorizzati, generici e di qualità.
LE REGOLE D’ORO PER OFFRIRE E GUSTARE LO SPUMANTE