“Mastella, fa finta di volere difendere i posti di lavoro della mensa scolastica, ma pensa solo agli interessi di Quadrelle”. E’ quanto contenuto in una nota diramata dal Cub e nella quale Marcelo Amendola accusa il sindaco Mastella di avere ordinato il blitz dei vigili con il solo scopo di vietare ai genitori che non aderiscono al servizio mensa di fornire ai propri figli cibo alternativo a quello servito dalla coop. Quadrelle 2001. La società avellinese, nonostante tutto il sostegno di Mastella e della assessore Amina Ingaldi, produce solo 370 pasti al giorno, a fronte dei 1.000 previsti, perché i genitori non si fidano e hanno pienamente ragione.
“Mastella non si illuda”, termina la nota del Cub, “di cambiare le carte in tavola grazie alla stampa compiacente. Gli interessi dei genitori e delle lavoratrici della mensa non sono contrapposti, tutti vogliono riqualificare il servizio. Solo allora le mamme non dovranno più cucinare al mattino presto o acquistare i pasti da altri fornitori, ma fino a quel momento le lavoratrici della CUB che hanno rischiato il posto di lavoro per denunciare gli abusi della Ristorò, continueranno a difendere la salute dei bambini e la dignità del loro lavoro”.