Non è bastato il maltempo e il freddo a fermare quella che si è rivelata una festa nel piccolo centro irpino, una cerimonia di rievocazione medievale in odor di Santo Natale.
Mussa, diciannovenne e residente nella struttura Sprar di Torrioni, si sente a casa, tanto che una volta regolarizzata la sua posizione, annuncia di voler restare e lavorare. Anche se il suo sogno è quello di giocare a calcio.
Sibbia, invece, vorrebbe fare il saldatore e vorrebbe farlo a Torrioni, tra la gente che l’ha accolto e considerato, fin da subito, come uno di loro.
Questi sono gli esempi a cui far riferimento, soprattutto in un delicato momento come quello attuale. La paura, il pregiudizio, non deve prevalere. Concetto rimarcato anche dalla psicoterapeuta Adele Galdo che in veste di donzella si cimenta tra menestrelli e dame.
Genoveffa Centrella, vicesindaco, crede nell’ospitalità di Torrioni e come amministrazione si sforza di far passare esattamente tale messaggio.
Per il sindaco Virgilio Donnarumma, si tratta di un’occasione unica per rilanciare l’economia torrionese anche per il primato che il piccolo paese vanta. Sì, perché proprio in quest’angolo d’Irpinia nascerà il primo villaggio “ecoturistico”.
Quattordici casette in legno, un ristorante, un bar, un campo da tennis e sentieri per trekking, birdwatching e passeggiate naturalistiche il tutto immerso nella verde e incontaminata Irpinia. Sicuramente un’attrazione turistica, ma anche di incremento economico.
Ed arriva anche il sostegno della Regione Campania dove il consigliere Maurizio Petracca considera Torrioni un esempio da seguire.