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Benevento| Referendum, il Cas: “ora andiamo avanti COMUNQUEVADA”

Benevento| Referendum, il Cas: “ora andiamo avanti COMUNQUEVADA”

5 Dicembre 2016 | by Anna Liguori
Benevento| Referendum, il Cas: “ora andiamo avanti COMUNQUEVADA”
Attualità
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Sulla vittoria del No al Referendum Costituzionale è intervenuto il Collettivo Autonomo Studentesco di Benevento.

“Il fatidico giorno è arrivato e ci troviamo a fare i conti con una vittoria e come preannunciato, in ogni caso, non ci fermiamo e andiamo avanti COMUNQUEVADA, è questo infatti lo slogan che ha caratterizzato sia isit in di stamattina sia il clima di questi giorni in vista della mobilitazione di domani. La vittoria del NO rappresenta un dato con il quale fare i conti un dato che rappresenta da un lato una presa di coscienza da parte dei cittadini per quanto concerne il fatto che la costituzione non può essere calpestata a piacimento, dall’ altro rappresenta il primo mattone sul quale costruire un movimento più forte capace di imprimere fortemente le proprie istanze. Dobbiamo fare i conti, però, con l’altra faccia del no , quella di casapound, di forza nuova e delle varie destre xenofobe. La paura del diverso, del migrante, etichettato ottusamente come la causa della crisi generalizzata prende sempre più piede tra la compagine sociale che muove le sue schiere più folte verso un fascismo strisciante e dilagante da distruggere e debellare, un fascismo nuovo al quale dobbiamo dare una risposta concreta. Non si può perdere l ‘umanità nei confronti di chi dignitosamente cerca una speranza per sfuggire da fame e miseria, l’ umanità insita nell’individuo deve riemergere con forza verso una società aperta ed eclettica. Società aperta e eclettica proprio come il sapere che la buona scuola tende ad arginare sempre più con forza. Domani sei dicembre è un giorno in cui si continua trasversalmente a lottare contro i decreti varati dal governo Renzi in particolare contro la Buona scuola, riforma per la quale gli studenti sono costretti ad affrontare 400 ore obbligatorie di lavoro gratuito, il tutto agevolato dalle intromissioni dei privati nelle scuole pubbliche. non ci spaventa il peso del potere che hanno assunto i presidi, diventati veri e proprio manager di un’azienda, che da un lato hanno il potere fisico di chiudere i cancelli dei nostri istituti, dall’altro la possibilità di reprimere e minacciare attraverso dei severi provvedimenti disciplinari gli studenti che esprimono il proprio dissenso. La stessa repressione con la quale facciamo i conti ogni qual volta contestiamo il governo renzi, repressione che si manifesta anche in una realtà piccola come quella beneventana; noi studenti beneventani non dimentichiamo il 19 novembre quando abbiamo subito una violenta carica da parte della polizia. Tutto questo non ci ferma e forti di essere dalla parte della ragione, continuiamo a dire che il nostro NO è un NO sociale che si muove dalle strade alle strade che ha il sapore della democrazia reale e dal basso. CI VEDIAMO NELLE SCUOLE!”

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