FONTANAROSA – “Tutelare l’ambiente significa tutelare la vita. La magistratura ha il doveroso compito, sancito dalla Costituzione, di garantire la salute del cittadino attraverso azioni di repressione dei reati ambientali”. Il Procuratore della Repubblica di Benevento Giovanni Conzo lancia un messaggio forte agli studenti di Fontanarosa, che lo hanno accolto con entusiasmo nella sala del Museo civico in occasione della presentazione dell’iniziativa “Cinescuolambiente – viaggio nell’acqua con il film Il Bacio Azzurro” promosso dall’Istituto Comprensivo “Luigi Di Prisco” in collaborazione con Irpinia Film Commission e Provveditorato agli studi di Avellino. Una finestra nuova sull’offerta formativa con l’attività cinematografica, nata dalla presentazione del pluripremiato film “Il Bacio Azzurro” di Pino Tordiglione, concepito e strutturato per l’alta fruibilità scolastica e pedagogica. Una docu-fiction che illustra un progetto educativo: educare all’ambiente attraverso il cinema.
Al centro del dibattito, l’inquinamento selvaggio dei fiumi e delle falde, la tutela della salute del cittadino, la gestione pubblica e camorristica dell’ambiente. “La difesa dei deboli è il nostro primo compito di magistrati – ha ribadito Conzo – Noi abbiamo il dovere di tutelare la salute del cittadino, debellare lo scempio ambientale a discapito dell’economia. E’ nostro dovere prevenire i gravi danni alla salute derivanti da una malsana gestione da parte di enti e società”. Tra gli ospiti, anche il Procuratore della repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, che ha elogiato il regista Tordiglione. “Il Bacio Azzurro è un vero capolavoro – ha sottolineato Cantelmo – Un’opera straordinaria che induce alla riflessione e consegna un messaggio chiave sul valore dell’acqua”. Cantelmo ha poi lanciato un monito alle giovani generazioni: “Non abbassate mai lo sguardo, non inchinatevi dinanzi ai potenti di turno, credete nei vostri sogni, – ha ribadito il Procuratore – ed affidatevi sempre alla Stato e alla legalità”.
A ribadire il valore del film di Tordiglione, anche il presidente di Irpinia Film Commission Carmine Caracciolo, che ha posto l’accento sul ruolo educativo del cinema. “Il Bacio Azzurro – ha detto Caracciolo – punta l’attenzione sulla difesa delle acque, la tutela ambientale e paesaggistica del territorio. Un film – ha affermato il presidente – dove protagonista è l’Irpinia, terra di acque. E’ davvero un fiore all’occhiello di questa terra, grazie ad un regista che la celebra e la esalta in ogni sua opera”. Fausto Baldassarre, filosofo, ha richiamato l’attenzione su una nuova consapevolezza del territorio, esaltando il valore pedagogico “di un film multidisciplinare – ha ribadito – che coinvolge tutti i saperi ed invita alla riflessione”. Incisivo l’intervento di Pino Tordiglione, che ha ribadito il concetto di educazione di Francesco De Sanctis. “E’ davvero difficile fare cultura al Sud – ha replicato il regista – gli ostacoli e le difficoltà bloccano, talvolta, l’iniziativa di chi spende tempo e lavoro per realizzare i propri sogni”. Ha, quindi, ribadito la necessità di creare un connubio tra educazione e giustizia, tra educare e redimere, a tutela della libertà dell’uomo. Il suo film ha ricevuto prestigiosissimi riconoscimenti, tra cui il patrocinio e premio dell’Onu e quello dell’Unesco per la salvaguardia delle sorgenti irpine.
Il ruolo dell’Arpac in tema di tutela ambientale è stato illustrato da Stefania Zollo, funzionario Arpac di Avellino, che ha spiegato le attività di monitoraggio di acque, aria e rifiuti. “L’Arpac provvede al monitoraggio delle acque da un punto di vista chimico e biologico – ha ribadito Zollo – controllando fonti di inquinamento scarichi non depurati e vigilando sullo sfruttamento incontrollato delle risorse per tutelare la ricchezza naturalistica e l’intero patrimonio idrico provinciale”. Efficace l’intervento di Stefano Sorvino, segretario generale Autorità bacino Regione Campania Centrale, che ha posto l’attenzione sulla necessità di tutelare la salute del cittadino. “La nostra terra un tempo era regina delle acque – ha ribadito Sorvino – ed era appellata “la verde Irpinia”, per i suoi giacimenti idrici di assoluta rilevanza in ambito nazionale. Oggi non è più così. Lo scempio ambientale a cui assistiamo ogni giorno ha contribuito al deterioramento della qualità della vita”. Ospite dell’evento anche il procuratore generale della Repubblica di Salerno Leonida Primicerio.