AVELLINO – Il Sindaco di Avellino Paolo Foti ha firmato questa mattina l’Ordinanza con la quale “sul territorio del Comune di Avellino, nell’area compresa tra Via Don Giovanni Festa (Bonatti), il Torrente Fenestrelle, il Piazzale antistante la Stazione Feroviaria e la Strada Provinciale 24, in via precauzionale, è fatto divieto di attingimento delle acque dai pozzi pubblici e privati, e l’uso delle stesse acque a fini idropotabili, per irrigazione e innaffiamento su tutto il territorio comunale” in attesa che gli Enti competenti svolgano tutte le necessarie ulteriori verifiche tese ad individuare la portata dell’inquinamento e l’estensione dell’area interessata.
Il provvedimento, in vigore da oggi, si è reso necessario dopo quanto emerso dal Piano di Caratterizzazione del sottosuolo dell’Isochimica. Nella falda sono stati trovati una serie di contaminanti tra cui il tetracloroetilene in concentrazioni superiori a quelle previste dalla legge. Alla luce di ciò l’Assessore alle Politiche Ambientali Augusto Penna ha provveduto a convocare, ieri mattina a Palazzo di Città, il Tavolo Tecnico con i rappresentanti di ASL e ARPAC al fine di avere tutti gli elementi utili per predisporre l’Ordinanza di divieto di estrazione delle acque dal sottosuolo.
“Una Ordinanza – commenta l’Assessore Penna – drastica ma necessaria considerato che la presenza di inquinanti nel sottosuolo dell’ex Isochimica rappresenta un rischio per la salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente. In attesa di ulteriori ed approfondite analisi sulle matrici ambientali da parte degli organi competenti, l’Amministrazione – prosegue l’Assessore alla Politiche Ambientali – supportata anche da tutti coloro che hanno competenza in materia, ha ritenuto quanto mai necessario intervenire con urgenza proprio in virtù del potenziale pericolo derivante dalla presenza di sostanze nocive. Il provvedimento di divieto di prelevamento ed utilizzo dell’acqua dai pozzi presenti nell’area dell’ex stabilimento Isochimica – conclude l’Assessore Penna – ha fini meramente precauzionali per prevenire eventuali pericoli per la salute pubblica, nelle more del completamento delle attività previste dal Piano di Caratterizzazione integrativo”.