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Vicenda CMR, mancato tavolo, la Uil scrive al Prefetto: “è un disastro”

Vicenda CMR, mancato tavolo, la Uil scrive al Prefetto: “è un disastro”

10 Novembre 2016 | by Anna Liguori
Vicenda CMR, mancato tavolo, la Uil scrive al Prefetto: “è un disastro”
Attualità
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giovanni-de-lucaLe segreterie territoriali di Fp Cgil e Uil Fpl di Benevento hanno inviato questa mattina al Prefetto della provincia di Benevento, Paola Galeone, la  nota relativa alla disastrosa situazione venutasi a creare presso il Centro Medico di Riabilitazione di Sant’Agata dei Goti (Bn): “Si ha modo di rilevare che, a tutt’oggi, ancora non è stata convocata la riunione presso la Prefettura di Benevento tra i vertici del C.M.R. di Sant’Agata de’ Goti (Bn) e l’Asl Benevento per decidere definitivamente sulla sorte dei lavoratori e delle lavoratrici che sono da un anno senza retribuzione! La situazione è assolutamente disastrosa perché detti lavoratori e lavoratrici minacciano atti di autolesionismo, atteso che non possono più provvedere al mantenimento delle proprie famiglie, in quanto tutte le raccomandazioni fatte da Prefettura, Asl e nuovi vertici del C.M.R. non hanno avuto il seguito sperato per i lavoratori e le lavoratrici. Intanto, però, l’Asl continua a mandare soldi al C.M.R., senza che il datore di lavoro provveda a pagare gli stipendi ai propri dipendenti. Si fa, pertanto, affidamento assoluto sulla Sua disponibilità e sensibilità affinché questa vicenda disastrosa e incresciosa venga risolta nel breve volgere di qualche giorno. Si resta in attesa di urgenti comunicazioni al riguardo, e a disposizione per ogni ulteriore delucidazione in merito”.

La lettera è firmata dai responsabili della sanità di Fp Cgil, Pompeo Taddeo, e di Uil Fpl, Giovanni De Luca, i quali all’unisono tengono a precisare: “Se non vi sarà questa benedetta convocazione, nei prossimi giorni saremo permanentemente sotto la Prefettura di Benevento con al seguito i lavoratori e le lavoratrici e le loro rispettive famiglie, e andremo via solo quando il forziere dell’Asl e del C.M.R. si sarà aperto e tutte le retribuzioni saranno pagate! Si tratta di diritti fondamentali per i lavoratori e le lavorartici del C.M.R. e non vi sono assolutamente ragioni di qualsiasi tipo che possano attenuare lo sdegno e il risentimento dei dipendenti e dei loro rappresentanti sindacali per quanto sta avvenendo nel silenzio più tombale da parte di tutti gli attori di questa incredibile vicenda”.

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