Il Presidente dell’Ordine dei Veterinari della Provincia di Benevento, Dott. Cosimo Iavecchia, in una nota inviata il 9 Novembre a sua firma, al Prefetto di Benevento dott.ssa Galeone, al Presidente De Luca ed al Consigliere Mortaruolo della Regione Campania nonché al Presidente della Provincia Ricci ed al Sindaco di Benevento Mastella ed al Direttore Generale ASL di Benevento dott.Franklin Picker, ha evidenziato le forti preoccupazioni sulla delocalizzazione del laboratorio degli alimenti della sezione Provinciale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno a favore della sezione di Avellino.
Nella nota del Presidente Iavecchia si evince che, la presenza di una struttura così qualificata, sulla più piccola provincia della Regione Campania è di fondamentale importanza considerato che serve un bacino di utenze superiore alle altre province campane più popolose; utenze legate alle attività zootecniche, alle attività di produzione di alimenti, di trasformazione di prodotti tipici e di ristorazione.
La situazione che si manifesterà a breve, produrrà sugli OSA (Operatori Settore Alimentare) grandissimi disagi legati ai tempi di esecuzione degli esami di laboratorio ed alla mancanza di un punto di riferimento che in questi anni è stato di grande supporto per lo sviluppo economico e di assistenza sanitaria delle stesse aziende.
Il timore è che questa delocalizzazione del laboratorio degli alimenti alla sezione di Avellino possa essere solo l’inizio di un progressivo smembramento che potrà portare a breve alla definitiva chiusura della sezione di Benevento dell’ Istituto.
Con la definitiva chiusura della sezione di Benevento saranno sacrificate anche tutte quelle preziose collaborazioni professionali che si sono venute a consolidare negli anni e che hanno contribuito a produrre studi epidemiologici regionali di interesse internazionale.
L’auspicio del Presidente Iavecchia è quello di un intervento urgente degli Enti istituzionali preposti, non solo per scongiurare l’eventuale chiusura della Sezione di Benevento, ma anzi nel poter ripristinare e potenziare la stessa, nello spirito di tutelare le aree interne con le loro peculiarità enogastronomiche territoriali.