Anche i detenuti della Casa circondariale di Benevento parteciperanno all’iniziativa “Streghe in luce” attraverso la costruzione di alcuni pannelli di illuminazione che riprodurranno i disegni realizzati nei giorni scorsi dai bambini delle scuole cittadine.
La direttrice del carcere, Maria Luisa Palma, ha infatti accolto favorevolmente l’invito a coinvolgere i detenuti nella realizzazione dell’iniziativa natalizia formulatogli stamani dal sindaco, Clemente Mastella, nel corso di un incontro che si è tenuto presso l’istituto penitenziario di contrada Capodimonte e a cui ha partecipato anche il direttore artistico della manifestazione, Filippo Cannata.“Si tratta di un ulteriore passo in avanti nel rapporto di collaborazione che si è instaurato nelle scorse settimane tra il Comune e la Casa circondariale di Benevento attraverso la firma del protocollo d’intesa che consentirà l’utilizzo di cinque detenuti nella manutenzione del verde e nella catalogazione degli atti dell’archivio – ha dichiarato il sindaco Mastella -. L’intesa odierna va nella direzione di un sempre maggiore coinvolgimento nella vita cittadina delle varie realtà esistenti sul territorio e ci consente di contribuire in qualche misura all’attuazione della funzione rieducativa della pena, che resta uno dei capisaldi del nostro ordinamento”.
Molto soddisfatta per il coinvolgimento anche la direttrice della casa circondariale, Maria Luisa Palma: “Siamo ben lieti di partecipare all’iniziativa, soprattutto per la valenza complessiva del progetto che, attraverso il coinvolgimento dei bambini, contribuirà senz’altro a rendere più allegro e vivace il Natale a Benevento. In questo modo, i detenuti coinvolti nella realizzazione dei pannelli non si sentiranno esclusi dalla città che li ospita e potranno anche utilizzare la competenze e le abilità acquisite durante la detenzione”.
Particolarmente entusiasta della collaborazione con l’istituto carcerario anche il direttore artistico di “Streghe in luce”, Filippo Cannata, che attraverso il suo staff fornirà il tutoraggio ai detenuti impegnati nell’allestimento dei pannelli: “Dopo i bambini, coinvolgeremo anche i detenuti. Una scelta che mi rende particolarmente felice perché il Natale è coinvolgimento sociale. E in questa direzione va anche la scelta di far partecipare i figli degli immigrati nella realizzazione del presepe che allestiremo sotto all’Arco di Traiano”.