AVELLINO – Caos “Cocchia”: è corsa contro il tempo. Lunedì alle 12 si deciderà il destino degli 870 alunni della scuola media di via Tuoro, ma il week-end che si appena aperto lascia intravedere più di una novità all’orizzonte. Il confronto-scontro si è ora spostato tutto sulle petizioni. Un primo documento, parcheggiato per diverse ore in un bar nei pressi dell’istituto sotto sequestro dallo scorso 29 ottobre, sarebbe stato già ritirato e dovrebbe essere sostituito da un altro a breve, molto probabilmente domani mattina.
Nella petizione, sostenuta da alcuni genitori, si rivolgeva un appello al presidente della Provincia, invitato a mettere a disposizione istituti scolastici di proprietà dell’ente di Palazzo Caracciolo con l’obiettivo di tenere tutti i ragazzi dell’ex Cocchia in un unico plesso. Un’ipotesi destinata però a rilanciare l’ipotesi dei doppi turni, strada fortemente osteggiata dalla stragrande maggioranza delle famiglie. La soluzione del plesso unico sarebbe sostenuta dalla dirigente Mauriello e dal corpo docente, preoccupati dalla dislocazione su più plessi dell’attività didattica, ma anche dagli effetti negativi che la nuova organizzazione immaginata dal Comune potrebbe avere sulle iscrizioni per il prossimo anno.
Sullo sfondo resta aperta e percorribile la strada indicata dal Comune che ha puntato sugli istituti “Leonardo Da Vinci”, di Valle e di Rione Parco per complessive 35 aule, 3 in più delle esigenze manifestate dalla Cocchia. Lunedì alle 12, come detto, il prefetto incontrerà il sindaco Foti, la dirigente della scuola media di via Tuoro, il provveditore Rosa Grano e il presidente della Provincia Domenico Gambacorta. Da quel tavolo uscirà la soluzione definitiva che dovrà, questa almeno la priorità indicata dalle famiglie, garantire lo svolgimento delle lezioni solo di mattina. In fibrillazione il fronte dei genitori che annuncia sit-in e iniziative di protesta.
