AVELLINO – Caos Cocchia: caccia aperta alla nuova sede. Mattinata di attese, voci e indiscrezioni in Prefettura, ma nessuna novità sul destino degli 870 alunni della scuola media di via Tuoro Cappuccini. Una delegazione di genitori ed insegnanti avrebbe avuto un momento di confronto con alcuni funzionari della Prefettura, ma la soluzione sarebbe ancora lontana. Anche perché dall’amministrazione comunale, almeno stamane, non è arrivato nessun segnale. Il sindaco, impegnato nelle celebrazioni previste nella giornata dedicata al ricordo dei defunti, non ha infatti incontrato nessuno. Nessun momento di confronto e verifica, nessun passo in avanti per la soluzione del rebus.
Resta in attesa anche la Provincia, impegnata al fianco del Comune. “Un plesso unico? Non sappiamo se sia possibile anche perché non conosciamo ancora quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale”, precisa il consigliere provinciale con delega alla Pubblica Istruzione Girolamo Giacquinto che sembra ridimensionare anche l’ipotesi “Giustino Fortunato”. “Sono solo voci, indiscrezioni più o meno fondate. Al momento non c’è nulla di concreto, nessuna ipotesi specifica che riguardi la Provincia. Il Comune non ci ha chiesto nulla dopo quel sopralluogo al “Giorgi”. Da parte nostra c’è naturalmente, come giusto e doveroso che sia, massima disponibilità, ma non c’è ancora una soluzione sulla quale lavorare”. Non trovare conferma neanche l’ipotesi “Publio Virgilio Marone” di via Scandone. In questo caso si tratta però di una struttura privata, per cui l’iter sarebbe ancora più complicato.
Alla finestra anche il consigliere provinciale e comunale Gianluca Festa. “La Cocchia è chiusa e, al momento, non c’è ancora una soluzione. In questa fase si può dire solo questo, purtroppo. La scelta, come noto, è in capo al Comune, ma di più, almeno per ora, non sono in grado di dire. Auspico solo che si pensi ad un momento di confronto e condivisione anche le famiglie interessate. Ogni scelta che si andrà a prendere penalizzerà inevitabilmente i ragazzi ed i genitori. Credo sia opportuno arrivare a soluzioni condivise”.
Difficile che la situazione possa trovare uno sbocco nelle prossime ore. La giornata decisiva potrebbe essere quella di domani, quando Comune, Provincia, Prefettura e Provveditorato agli Studi dovranno finalmente ritrovarsi intorno allo stesso tavolo per lavorare ad una soluzione condivisa che crei il minore disagio possibile. Difficile, se non impossibile, che i circa 870 ragazzi della Cocchia possano trovare ospitalità in un’unica struttura. Così come resta in piedi l’ipotesi dei turni pomeridiani, fermamente osteggiata dai genitori.