BENEVENTO – “Apprendiamo con favore l’interessamento del Sindaco di Benevento alla rifunzionalizzazione della caserma Pepicelli. Il progetto annunciato dopo il vertice di ieri mattina al Comune, tuttavia, non rappresenta assolutamente una novità ma era già agli atti da mesi e messo in stand by solo al fine di valutare le opportunità di riportare l’Esercito in quell’edificio, soluzione che noi riteniamo prioritaria per le ricadute positive che ciò potrebbe avere sull’intero indotto cittadino”. Così Francesco Farese, segretario del coordinamento cittadino Ncd che spiega: “Ricordiamo infatti come il 23 luglio del 2015 il sottosegretario al Ministero della Difesa Gioacchino Alfano convocò un vertice istituzionale a cui parteciparono anche l’allora sindaco Fausto Pepe, il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro e il direttore generale della Gestione del Patrimonio Immobiliare dello Stato Paolo Maranca. In quell’occasione, oltre a scongiurare l’ipotesi che l’edificio divenisse centro di accoglienza per migranti, fu presentato il progetto per destinare l’ex caserma a cittadella dei servizi con la sede di Guardia di Finanza, Ufficio delle Dogane, Ragioneria dello Stato, Commissione Tributaria provinciale e un’altra serie di uffici attualmente dislocati altrove. Per la realizzazione di questo progetto fu previsto un investimento per l’adeguamento della struttura, da parte del Demanio, di 26 milioni di euro con al contempo però consistenti risparmi per le casse pubbliche derivanti dal mancato pagamento di affitto di altre sedi e dalla vendita degli immobili che alcuni uffici andrebbero a liberare. Quanto annunciato ieri quindi (come evidente anche semplicemente consultando la rassegna stampa di quei giorni) non costituisce nessun elemento di sviluppo ma espone nuovamente un piano già messo a punto in quel vertice dagli attori istituzionali presenti.
Il vero motivo per cui tale progetto è stato messo in stand by in questi mesi è stata l’intenzione di destinare la struttura all’Esercito che, nel corso di un altro vertice istituzionale convocato a febbraio dallo stesso sottosegretario Alfano, manifestò l’interesse a rendere la Pepicelli centro di addestramento e formazione per i militari e deposito strategico per i mezzi. L’unico ostacolo alla rifunzionalizzazione militare è la necessità di trovare un’area idonea da destinare a poligono di tiro all’aperto di dimensioni davvero notevoli. Su questo progetto siamo da mesi a lavoro con il sottosegretario Gioacchino Alfano poiché riteniamo che porterebbe un reale valore aggiunto alla Città in quanto ad afflusso di persone, servizi e indotto economico. Quella della cittadella dei servizi, messo in campo a luglio dello scorso anno, resta sicuramente un’alternativa valida visto il risparmio per le casse pubbliche e l’aggregazione di funzioni ma comporterebbe benefici sicuramente minori per la Città rispetto all’arrivo di centinaia di militari ogni giorno.
Invitiamo per questo il sindaco Clemente Mastella, che ha iniziato a occuparsi della vicenda, a non accantonare l’ipotesi di uso militare, che anch’egli giudica prioritaria, ma anzi ad esperire ogni tentativo utile alla realizzazione di questo progetto e a mettere in campo in tal senso tutta la collaborazione istituzionale necessaria”.