Dati sempre più allarmanti per il mercato delle sigarette di contrabbando che nel 2015 appare in crescita dopo anni di regressione. Nell’ultimo anno sono state 4,6 miliardi le sigarette illegali vendute, il 5,8% del consumo totale. Tale immissione ha sottratto 822 milioni al fisco del Paese. Dati impressionanti (anche se in leggera flessione) anche in Campania, dove il consumo di bionde illegali nel 2015 è arrivato al 37% del totale, secondo dati resi noti dalla Federazione italiana tabaccai di Napoli.
Durante il convegno “Il contrabbando di sigarette: un fenomeno globale di finanziamento della criminalità organizzata”, organizzato da Philip Morris, sono stati presentati tali dati allarmanti. Nonostante il fenomeno del commercio illecito di sigarette in Italia si confermi stabile rispetto all’anno precedente, la situazione rimane particolarmente allarmante. Se, infatti, il volume totale di sigarette contraffatte o contrabbandate consumato in Italia fosse stato acquistato legalmente all’interno del Paese, sarebbero stati raccolti ulteriori introiti fiscali pari a circa 822 milioni di euro. Napoli e la Campania, anche nel 2015, si confermano le zone più colpite dal fenomeno in Italia, con una percentuale di prodotti illeciti pari al 37%, ma l’allarme riguarda tutta Europa dal momento che, lo scorso anno, nel Vecchio continente sono state fumate 53 miliardi di sigarette illegali, raggiungendo il 9,8% del mercato totale e sottraendo al fisco dei diversi Paesi un totale di 11,3 milioni di euro.