ROMA – Oggi 11 ottobre si celebra nel mondo la Giornata Mondiale ONU delle Bambine e delle Ragazze, per porre l’accento sui diritti ancora troppo spesso negati dell’infanzia nel mondo, in particolare per i minori di sesso femminile. Milioni di bambine e ragazze nel mondo sono ancora vittime violenze, abusi e discriminazioni. «Nel mondo, 44 milioni di bambine al di sotto dei 14 anni hanno subito mutilazioni genitali. Ogni anno, sono 16 milioni le nuove baby spose, molte delle quali diventano mamme quando ancora il loro corpo non può sopportare una gravidanza», dichiara Donatella Vergari Segretario Generale di Terre des Hommes, la onlus internazionale che porta vanti numerosi progetti di sostegno ai bambini. «Il 21% delle vittime di tratta sono bambine e ragazze. Tante tra loro le minori migranti: infatti il rischio di essere trafficate aumenta in presenza di guerre ed emergenze ambientali».
Terre des Hommes ha creato la Campagna “Indifesa”, per garantire alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute, protezione dalla violenza, con azioni di sensibilizzazione e progetti concreti sul campo. Negli ultimi 5 anni in Italia il numero di vittime minorenni – secondo il dossier – è passato da 4.946 nel 2011 a 5.080 nel 2015, il 60% di chi subisce abusi e violenze sono bambine e ragazze, dato che sale all’87% quando si tratta di violenze sessuali e al 91% per i minori che entrano nel giro di produzione di materiale pornografico.Tra i nemici più feroci di bambine e ragazze ci sono i loro coetanei. Anche l’Unicef dedica la sua attenzione ai diritti delle bambine; in particolare ha stilato un rapporto sul lavoro minorile da cui risulta che bambine tra i 5 e i 14 anni sono occupate il 40% in più del tempo nei lavori domestici non pagati e nella raccolta di acqua e legna, rispetto ai coetanei maschi.
Complessivamente, le bambine dedicano a questi impegni l’equivalente di 160 milioni di ore al giorno.
Il rapporto mostra che: le ragazze tra i 10 e i 14 anni in Asia Meridionale, Medio Oriente e Nord Africa sono occupate circa il doppio del tempo in faccende domestiche rispetto ai ragazzi. I paesi in cui le ragazze tra i 10 e i 14 anni subiscono in maniera sproporzionata il peso delle faccende domestiche rispetto ai ragazzi sono: Burkina Faso, Yemen e Somalia. Le ragazze tra i 10 e i 14 anni in Somalia trascorrono la maggior parte del tempo a fare lavori domestici, circa 26 ore alla settimana. Per faccende domestiche si intende cucinare, pulire, prendersi cura dei familiari e recuperare acqua e legna da ardere.