Piovono accuse pesanti tra il Collettivo Autonomo studentesco – movimento proveniente dal Centro sociale L@p asilo 31 – e l’Uds – movimento facente capo al Centro sociale Depistaggio -. Nel corteo contro la “Buona Scuola” tenuto venerdì mattina i militanti Uds hanno accusato i loro “colleghi” di aver usato, durante la manifestazione, atti ostruzionistici e violenti tali da impedire loro la regolare marcia durante il corteo.
Dopo una serie di comunicati – avvenuti tra le colonne del nostro sito – non si fa attendere la replica del Cas che tramite una nota Facebook pubblicata sulla pagina ufficiale dice:
“Ci teniamo a precisare che le accuse di violenza attribuiteci a noi del Collettivo Autonomo Studentesco da parte dell’Uds di Benevento sono false ed irreali a tal punto che noi stessi militanti ci riteniamo estranei da tali fatti. In una manifestazione organizzata da noi l’ultima cosa che vorremmo accadesse è appunto l’utilizzo della violenza. Come si è ben potuto vedere, la manifestazione di oggi (venerdì, ndr.) si è caratterizzata da tanti volti differenti di studenti che hanno preso parola al microfono o al megafono, quindi le accuse di aver impedito a qualcuno di protestare liberamente risultano surreali. Se poi ci fosse stato l’utilizzo della violenza, la polizia, che era li presente, sarebbe intervenuta per redarguirci, cosa che per l’ appunto non è successa. L’Uds sembra alquanto voglioso di protagonismi e vittimismi tanto da ricorrere alle calunnie ed alle diffamazioni per poi proclamarsi ancora una volta “militanti che si battono per la “lotta comune”.
Ricordiamo – continua la nota – che stesso noi li abbiamo invitati alla nostra assemblea pubblica per discutere delle modalità con le quali scendere in piazza, disposti anche ad una collaborazione effettiva e invece l’unica risposta ottenuta è stata quella di dividere la piazza con un altro striscione e quindi una chiara smania di protagonismo e di una fantomatica autodeterminazione. Nonostante ciò, oggi sono anche intervenuti con la nostra strumentazione e quindi non ci sembra affatto di essere antidemocratici, al contrario lo siamo fin troppo. Quindi prima di autoproclamarsi unificatori di lotte bisogna pensare prima a quanto si esprime pubblicamente. Siamo stanchi di essere etichettati come fascisti, noi che antifascisti lo siamo tutti i giorni davvero e non sporadicamente. Noi la nostra democrazia la costruiamo dal basso attraverso pratiche di mutualismo sociale in un quartiere popolare stando a contatto con soggetti reali tutti i giorni. Nella nostra realtà non ci sono “capi” che prendono parola, non siamo un’organizzazione verticistica ci teniamo a ribadire e sottolineare che le nostre decisioni le prendiamo nelle assemblee e ognuno ha libertà di dire la propria. Poi non si proclamassero difensori di democrazia e libertà di manifestare perchè negli anni precedenti hanno pubblicamente dichiarato che i senza casa non possono manifestare in un corteo studentesco. Ah e quindi sarebbe questa la loro libertà di manifestare? Bhe, crediamo che si commentino da soli. In virtù di ciò vorremmo poi ricordare a tutti i rappresentanti provinciali dell’Uds che intervengono a Benevento che i loro “adepti” ripudiano l’unificazione delle lotte”.
