BENEVENTO – “Noi non siamo la buona scuola”, “prevenzione”, “noi a scuola non ci moriamo”, “vogliamo essere sicuri di stare al sicuro” sono queste alcune frasi che circa 500 studenti hanno gridato in piazza nel corteo del Cas. Una #generazione ribelle che con striscioni, cartelli e bandiere ha urlato il suo malcontento contro la buona scuola, la scuola azienda, al governo renzi, al pd, e alla riforma costituzionale. Ad organizzare la manifestazione il Collettivo autonomo studentesco presente in piazza Risorgimento già dalle prime ore del mattino. Una scuola che vuole e deve cambiare per gli studenti, il loro l’autunno caldo è iniziato.
La portavoce del Collettivo Rosalba Di Dio inveisce al microfono i disagi di una scuola e i diritti degli studenti “oggi ci riprendiamo le piazze”.
Dagli istituti scolastici ancora non a norma in tema di prevenzione sismica, alla vicenda dei docenti, insomma una scuola disarticolata per il sindacalista della Gilda Insegnanti Raffaele Salomone Megna che parla di una libertà negata di insegnamento.
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