BENEVENTO – Non si placa la protesta del Collettivo Autonomo studentesco del Liceo Artistico. Proprio nei giorni scorsi gli alunni di via Tiengo hanno accusato la dirigente scolastica Maria Bonaguro di aver attuato un regolamento «troppo rigido». Al riguardo – tramite la nostra emittente – la Preside Bonaguro ha detto la propria. Risposta che non è piaciuta agli studenti che controbattono.
«Abbiamo appreso nelle ultime ore la risposta della preside Bonaguro in merito alla protesta di noi studenti. Se è vero da un lato che il regolamento d’ istituto non è stato modificato, dall’altro negli anni precedenti abbiamo avuto una certa flessibilità a riguardo. Sottolineiamo che la nostra protesta non è relativa al regolamento in sè quanto più al clima di rigidità che si respira all’interno dell’istituto. Crediamo che non sia affatto educativo che un dirigente scolastico si arroghi il diritto di apostrofare uno studente chiamandolo lattante o di banalizzare e ridimensionare il diritto allo studio ad un vero e proprio favore che deve essere elargito a discrezione del dirigente scolastico. In ogni caso la scuola non è vissuta semplicemente dalla preside o dai professori, ma soprattutto dagli studenti che per questo devono avere diritto di esprimere le proprie perplessità. Ci siamo pertanto riuniti in assemblea per discutere del regolamento per modificarlo». Di seguito segue il documento a firma del Collettivo Autonomo studentesco.
«L’Italia è una repubblica democratica ciò significa che gli studenti hanno diritto di libertà di pensiero e di parola nel replicare e proporre idee e soluzioni al fine di rendere la scuola un luogo vivibile ed accessibile a tutti. La protesta degli studenti nasce non solo in seguito all’approvazione del regolamento non ancora accessibile a tutti e non previamente condiviso con la componente scolastica, essa vuole essere anche una risposta al clima di rigidità e di repressione instaurata dalla dirigente scolastica e dai docenti per dare all’istituto una nuova immagine di liceo d’elite che possa essere appetibile anche alle “migliori” famiglie della città. Non sono casuali le difficoltà affrontate dagli studenti ripetenti per riuscire ad iscriversi nuovamente all’istituto e a vedere riconosciuto il proprio diritto allo studio. Ogni anno, infatti per gli studenti ripetenti comincia l’odissea tra gli uffici della segreteria e della presidenza al fine di ottenere l’ammissione all’anno scolastico come se fosse un piacere e non un diritto da garantire. Lo spasmodico tentativo di docenti e dirigenti di rendere quest’ istituto sempre più selettivo seguendo quindi alla lettera i dettami della riforma della Buona Scuola sta mortificando le migliori sensibilità di questo istituto. L’alto livello di sensibilità delle soggettività che frequentano questa scuola ci dice ancora una volta quanto sia urgente e necessaria una “politica”della comprensione, della condivisione, dell’ascolto e della tolleranza. Per questo motivo abbiamo deciso di proporre una serie di modifiche all’unico regolamento accessibile (sito internet della scuola) al fine di migliorare le condizioni di vita degli studenti all’interno della scuola.
Flessibilità di orario di 15 minuti dal suono della campanella in modo tale da consentire a tutti gli studenti di poter entrare in orario (anche i pendolari);
chiediamo rispetto dell’articolo 7 punto A del regolamento in relazione alle uscite durante le ore di lezione. E’ possibile uscire uno alla volta a partire dalle ore 9:00; chiediamo 20 minuti (d’intervallo) durante la giornata scolastica; chiediamo che sia ripristinato il festival dell’arte, attività che da sempre ha caratterizzato il nostro liceo, in modo che sia data la possibilità a noi studenti di mostrare all’intera città le nostre opere e i nostri lavori. Non contestiamo,infatti, la sinergia che si verrebbe a creare allargando il festival dell’ arte ad altre scuole, bensì la denaturazione dello stesso e il rischio che le attività artistiche possano essere ridimensionate in un contenitore più generico; chiediamo una modifica dell’articolo 6 punti d) e) in quanto troppo generici. Chiediamo invece che vengano specificati i comportamenti da non tenere che comprometterebbero la partecipazione alle visite guidate e i viaggi d’istruzione; chiediamo che vengano utilizzate le attrezzature e gli strumenti presenti nell’istituto che tuttavia non sono accessibili agli studenti; chiediamo che la preside sia aperta e disponibile al confronto e al dialogo sia con gli studenti che con i genitori senza che quest’ultimi debbano richiedere un appuntamento tre giorni prima;
chiediamo che la segreteria sia disponibile con gli alunni e i genitori. Ci lamentiamo, infatti, di un comportamento che pecca di educazione e rispetto nei confronti di tutti; chiediamo che sia concesso agli studenti maggiorenni di poter uscire anticipatamente muniti di libretto senza dover chiamare i propri genitori;
denunciamo la degenerazione dei banchi, delle sedie e dei luoghi scolastici per questo chiediamo che siano aggiustati e/o sostituiti per consentire un miglior svolgimento delle lezioni; chiediamo che venga preso un provvedimento in relazione al corretto svolgimento dell’ attività motoria. Infatti non è possibile svolgere attività fisiche nelle aule adibite allo svolgimento delle lezioni curriculali in quanto non preposte all’attività motoria».