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Benevento| La Rete Campus propone una strategia per i “netturbini” stagionali

Benevento| La Rete Campus propone una strategia per i “netturbini” stagionali

26 Settembre 2016 | by redazione Labtv
Benevento| La Rete Campus propone una strategia per i “netturbini” stagionali
Attualità
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BENEVENTO – La Rete Campus Benevento all’indomani della pulizia dell’Hortus Conclusus fa sentire la propria voce sull’impiego dei volontari, i cosiddetti “netturbini”. In una nota ufficiale propone all’amministrazione comunale una strategia di stabilizzazione per i volontari che si sono spesi per la città.

«L’estate ha visto la discesa in campo di una nutrita pattuglia di lavoratori socialmente utili, operai stagionali assunti non dalle istituzioni locali ma dalla coscienza civile, una singolare forma di “agenzia interinale” che viene attivata in realtà molto raramente al servizio dei “riservisti” del bene comune. Così la città ha potuto schierare un inedito esercito di operatori ecologici mentre quelli in servizio permanente venivano sollecitati a recuperare il tempo perduto. Così i “netturbini” stagionali sono serviti a ripulire spazi comuni che erano stati lasciati deperire con scandalosa normalità. Hortus Conclusus, platea del teatro romano, spina verde, aree periferiche degradate, viali e lungo fiumi.

Il sindaco Mastella – continua -, a un certo punto, sbagliando, ha pensato che questa modalità potesse essere considerata una strategia da pianificare, invitando i cittadini a trasformarsi in operai della igiene urbana a tempo indeterminato. In realtà, nonostante dove non sono arrivati gli stagionali non si sia prodotto molto (che pena il viale degli Atlantici invaso da detriti e cespugli di verde incolto), non è questa la soluzione ai problemi né la maniera migliore per affrontare responsabilmente il tema della partecipazione che non è solo “eroismo di giornata”.

I cittadini attivi hanno avuto il merito di toccare un nervo scoperto della gestione ordinaria del decoro urbano, ma la soluzione non può essere il loro coinvolgimento strutturale e sostitutivo di compiti istituzionali.

Rete Campus ritiene che la cittadinanza attiva vada considerata ormai un tassello insostituibile nel mosaico dello sviluppo territoriale. Ma non in una dimensione di soccorso nelle emergenze bensì di condivisione delle strategie ordinarie in cui gli enti, primo il Comune, dovranno crescere nella loro visione di dialogo con le componenti vive della città, allargando la partecipazione e evitando derive strumentali.

È cresciuta la sensibilità verso la città che chiede solo di essere “abitata” e non osservata a distanza da semplici “residenti”. Abitare insieme, istituzioni e cittadini, il “Condominio Benevento” è fare in modo che tutti partecipino alle sue “riunioni” più significative dove ognuno possa portare il proprio contributo abbandonando la tentazione di considerare il territorio e i temi del suo sviluppo come pezzi da conquistare.

Rete Campus – ancora – è impegnata da due anni affinché si costruisca una partecipazione sistemica e non emergenziale, strutturale e non episodica, sincera e non strumentale. Proseguirà il percorso formativo e di studio ma, come dimostrato nei mesi scorsi, avvierà progetti concreti su obiettivi precisi, sui fronti della gestione dei beni culturali, delle strategie turistiche, dei servizi sociali, della risposta ai bisogni concreti delle fasce deboli, sulle nuove forme di economia al servizio della occupazione giovanile. Mettendo in campo l’esperienza e le professionalità presenti nella sua rete che conta ora quasi duecento adesioni, di cui esponenti di 35 associazioni.

Molte proposte, che riteniamo decisive in tema di partecipazione, sono contenute nello statuto del Comune. Registriamo infine che il sindaco, nel suo programma elettorale, aveva annunciato che avrebbe garantito la “massima trasparenza dei processi decisionali e la massima pubblicizzazione delle scelte, in modo tale che le stesse siano condivise dal maggior numero dei cittadini coinvolti”. Aveva, inoltre, anticipato che “il bilancio dell’ente dovrà essere discusso e redatto in modo partecipato”, che vi sarebbe stato “un rapporto costante con l’associazionismo mirato al suo sviluppo e a contrastare il distacco sempre più evidente tra politica e società, attivando dunque tutte le forme possibili di partecipazione e di confronto per tenere conto dei contributi offerti».

 

Benevento, 26 settembre 2016

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