Avellino – Carlo Sessa, prefetto di Avellino, sollecitato dai colleghi, ha risposto al quesito su quanto accadrà al Comune dopo la bocciatura degli equilibri di Bilancio. Al momento, dall’amministrazione non è arrivata ancora la delibera. “In linea di massima la norma prevede una diffida rivolta all’’Amministrazione per ottemperare all’approvazione degli equilibri di Bilancio nei termini che provvederemo a definire. Senza la delibera non possiamo prevedere i possibili provvedimenti da adottare in merito”. Tra questi potrebbe esserci la nomina di un commissario ad acta, così come previsto dall’articolo 141 del Testo Unico degli Enti Locali. “Opzione percorribile” dice il Prefetto. Ieri il consiglio comunale ha certificato che il sindaco Foti è senza maggioranza. “Scatta la diffida prefettizia e dovremmo provvedere a riadottare il provvedimento tra venti giorni”, precisa il presidente del consiglio comunale Livio Petitto. Critiche al Pd per l’ingresso tardivo e studiato di alcuni consiglieri che ha poi prodotto il pareggio finale (15 voti favorevoli e altrettanti contrari, decisivi i no di Festa, Negrone, Genovese, Poppa, Di Iorio e Milo) che non ha fatto passare gli equilibri di bilancio. Spalle al muro Foti che, in attesa della ultima e decisiva riconvocazione della prefettura entro venti giorni, potrebbe anche decidere di lasciare e chiudere definitivamente la sua tormentata esperienza amministrativa. Un colpo di scena che fa saltare, o quantomeno slittare, anche il cosiddetto “patto dei cento giorni” che aveva caratterizzato la prima parte del dibattito.
