ROMA – La birra, una delle bevande più bevute al mondo, oltre a dissetare sembrerebbe avere anche un altro potere; quello di aumentare la fertilità di un uomo. Al contrario, il caffè sembra ridurla. Sono questi i risultati di uno studio condotto presso il Massachusetts General Hospital di Boston e presentato alla conferenza annuale della Società americana per la medicina riproduttiva.
Valutando i dati dello studio Americano, è stato rilevato come chi assume alcol, in quantità moderata, ha il 57% di possibilità di diventare padre, mentre chi assume 265 mg di caffeina al giorno ne ha solo il 19%. La ricerca è stata condotta su più di 100 uomini, le cui mogli e fidanzate si stavano sottoponendo a una fecondazione in vitro. I volontari, con un’età media di 37 anni, hanno risposto a una serie di test sulle proprie abitudini alimentari e sulla frequenza con la quale nell’ultimo anno hanno bevuto birra o bevande con una componente di caffeina. La quantità di alcol assunta dagli aspiranti padri era relativamente moderata. I test hanno mostrato che non c’era un collegamento tra l’assunzione di alcol o caffeina e la qualità dello sperma. Eppure, coloro che avevano assunto più alcol avevano il 57% di possibilità che una sessione di fecondazione in vitro portasse alla nascita di un bebè. Il doppio, rispetto alla percentuale di successo del 28% di coloro che bevevano meno.
I ricercatori, al momento, non hanno ancora individuato in che modo alcol e caffeina influenzino i tassi di nascita, visto che la qualità dello sperma non si modifica con la loro assunzione. Si pensa che l’alcol possa aiutare a diminuire lo stress e quindi, indirettamente, a favorire la fecondazione. Il consumo moderato di alcol in occasioni sociali, ha ipotizzato Allan Pacey, della Sheffield University, può essere un beneficio sia per le coppie che provano a concepire in maniera naturale sia per quelle che si rivolgono alla fecondazione assistita, perché aiuta a ridurre lo stress. Totalmente differente è l’effetto che provoca il caffè, che contendo caffeina, aumenta i livelli di stress in un uomo rendendolo meno fertile.